Vuol dire essere libero di scegliere se e come ricorrere ai finanziamenti esterni o ricevere soldi da investitori disposti a sovvenzionare i tuoi piani di espansione.
Significa non dipendere da nessuna fonte di finanziamento, ma sfruttarle tutte.
Il libro parla di questo.
Parla di come creare un’azienda finanziariamente solida a partire dal modello di business, dal modo nel quale vengono costruite e sviluppate le relazioni con tutti i potenziali finanziatori dell’azienda.
Racconta le storie di decine di imprenditori e di come abbiamo sfruttato la leva più adatta alla loro realtà per far crescere l’azienda o tirarla fuori da un momento di difficoltà.
Il libro è scritto ad uso e consumo degli imprenditori, i miei eroi…
Già, perché non so te, ma io fin da ragazzino ho sempre avuto degli eroi ai quali ispirarmi.
Io da bambino guardavo con aria sognante Batman, Spiderman e tutti quei super uomini con le tutine colorate pronti a salvare il mondo.
Qualche anno più tardi la mia concezione di eroe è un po’ cambiata, trasformata dall’esperienza, dall’impatto con il mondo reale.
Non erano più in tuta i miei idoli, erano persone vere, normali.
La mia concezione di eroe è cambiata quando ho iniziato a lavorare con gli imprenditori, uomini, proprio come me e te, che avevano per anni combattuto per coronare il loro sogno, che l’avevano prima immaginato poi costruito, pezzo dopo pezzo e che, quando arrivavano da me, rischiavano di vederselo portare via.
Quegli uomini sono diventati i miei eroi.
La loro dedizione, il loro impegno, il loro votarsi completamente a un’idea, sono diventati per me fonte di ispirazione.
Quella fonte di ispirazione che mi ha spinto a sintetizzare, negli anni, il Metodo Di Domenico Debiti™, per assistere gli imprenditori nella transizione che porta l’azienda in declino verso una nuova condizione di equilibrio finanziario, attraverso dei protocolli studiati, sperimentati e validati per permettere il riequilibrio economico e patrimoniale delle PMI.
Ogni eroe, si sa, ha il suo nemico e mi è stato presto chiaro, nell’approcciarmi al mondo della finanza aziendale applicata alle realtà imprenditoriali più o meno grandi, che questi eroi di nemici ne avevano ben più di uno.
Lo Stato, la burocrazia, le tasse, le banche… giusto per citare i primi che mi vengono in mente.
Fare impresa è difficile dal primo all’ultimo giorno, con una differenza sostanziale però fra questi due momenti.
Quando compri i primi macchinari, quando tiri su la serranda per la prima volta, quando lanci il tuo sito online o quando ti appresti ad aprire la tua prima società insomma, nel momento simbolico che ti fa dire “ok, ce l’ho fatta, ho aperto”, hai un super potere: l’entusiasmo.
Quell’entusiasmo che viene a mancare quando, invece, quando i problemi si susseguono uno dietro l’altro, quando la sveglia che suona diventa il segnale che un’altra giornata terribile sta per iniziare, quando ti aggiri angosciato per l’azienda sotto gli sguardi furtivi dei dipendenti insoddisfatti.
È anche e soprattutto per chi vive questi momenti che ho scritto questo libro.
E no, non è una guida motivazionale a come sopravvivere psicologicamente al trauma del fallimento, ai debiti, ai problemi che questi portano.
È un manuale per guidarti passo dopo passo ad eliminare quei debiti, a cancellarli dalla faccia della terra ed a smettere per sempre di pensarci, costruendo un’azienda finanziariamente solida, lavorando sul modello di business e sul controllo dei risultati.
Per portarla a finanziarsi da sola e permetterti di non essere più costretto a sottometterti ai capricci delle banche, a litigare con i fornitori, a cercare soldi dagli investitori o addirittura ad evadere le tasse attraverso stratagemmi strani.
Ti aiuterò a superare la debolezza strutturale di ogni PMI fondata sull’idea “se ho bisogno di soldi chiedo alle banche”, perché un’azienda del genere, nel momento in cui le cose smettono di andare tutte per il verso giusto, è destinata inesorabilmente a crollare.
Sia ben chiaro.
Il libro non parla di escludere le banche come fonte di finanziamento dello sviluppo aziendale, ma di come fare in modo che il debito sia al servizio dell’impresa e non viceversa.